Vele di prua. Parte 1

Tanti innamorati ma inesperti di vela mi chiedono altri semplici articoli sulla nautica. Eccomi qua. Oggi parliamo della differenza tra Fiocco e Genoa, due famose vele di prua.
Ti piacciono i tramonti in riva al mare con una barca a vela che naviga in lontananza? Ti piace passeggiare su un molo quando sono ormeggiate decine di barche a vela? Adori, come me, il romanzo e il film “Le parole che non ti ho detto” (clicca qui per il mio articolo) con Kevin Costner, Robin Wright e Paul Newman? Vorresti entrare in punta di piedi nella teoria delle barche a vela? Eccoti accontentato.
Spieghiamo le caratteristiche principali delle due vele, Fiocco e Genoa, in parole povere, per rendere l’affascinante argomento della Vela alla portata di tutti, senza addentrarci in nozioni troppo tecniche per le quali online esistono altri migliaia di siti.
Facciamo una premessa. Diamo per scontato che già conosciamo la vela più famosa di poppa all’Albero e sostenuta dal Boma, la Randa. Adesso guardiamo il mio rudimentale disegno, a prua dell’albero, e parliamo della differenza tra Fiocco e Genoa.

Fiocco e Genoa

Il Fiocco è una vela di prua, triangolare, issata tra l’albero situato più a prua dell’imbarcazione e il Bompresso o comunque l’estremità di prua, inserito su uno strallo (cavo che sostiene l’albero a prua). Il Bompresso è l’estremo albero di prua, quello che facilmente si nota sugli antichi velieri, ma che può essere in dotazione anche ad imbarcazioni moderne, in ottica di ottimizzazione dell’effetto sulle vele di prua.

Il Genoa è simile al Fiocco, essendo ugualmente una vela triangolare di prua issata tra l’albero più a prua e l’estremità di prua o il Bompresso. La differenza principale con il Fiocco è che il Genoa è più grande ed oltrepassa l’angolo di scotta (l’angolo mobile alla base della vela, opposto all’angolo di mura che invece è quello fisso). Per farla breve, guardando una barca a vela che naviga con un Genoa, si vede questa grande vela triangolare di prua che si sovrappone alla Randa, come ho semplificato nel mio disegno. Ho specificato triangolare per non confonderla con altre vele, che vedremo più avanti.
Il Genoa offre una maggiore superficie velica rispetto al Fiocco, ma allo stesso tempo più difficoltà in virata. Ai velisti la scelta.
Il Genoa e il Fiocco, più si va verso le Andature di poppa, meno rendono: questo è dovuto al fatto che la Randa gli va a coprire parte del vento. Se vuoi approfondire il discorso sulle Andature di una barca a vela, clicca qui per il mio articolo. Ti spiego brevemente cos’è la Bolina, il Lasco ecc ecc.
Quando dal Lasco si va verso il Gran Lasco e verso l’Andatura di Fil di Ruota, per mantenere una certa velocità, diventa necessario l’uso di vele alternative, quali lo Spinnaker e il Gennaker. Ne parlo in un altro articolo: “Differenza tra Spinnaker e Gennaker. Vele di prua-parte 2” (clicca qui).

Invece, se ci avviniamo alla direzione del vento, cosa succede? Le barche a vela possono navigare controvento? Clicca qui per il mio seguitissimo articolo.
E nel caso in cui ci siano venti molto molto forti, quale vela di prua serve?
Qui la teoria è complicata, perché dipende dai nodi. Sì, perché i nodi servono a misurare la velocità di una barca, ma anche del vento in mare. Ti invito a leggere il mio articolo sulla Differenza tra Km e Nodi (clicca qui). Usare la sola Randa? Ridurre la superficie velica del Fiocco? Dipende.
Nel caso di Burrasca, con venti che quindi possono arrivare a 40 Nodi, puoi sentir parlare di una ulteriore vela di prua, la Tormentina, molto resistente e con ridotta superficie, usata quindi al posto del Fiocco.

Ti consiglio due libri che potrebbero esserti utili, con i link per l’acquisto su Amazon.it:
Guida al diporto nautico” per la patente nautica e la navigazione entro le 12 miglia e senza limiti dalla costa,
e “Storia della Vela. Tra commercio, guerra e sport“.
   

IMPORTANTE!!!! Sei appassionato di mare? Allora non puoi perderti queste curiosità:
– il mio articolo sulla misteriosa isola di Atlantide vicino all’Argentario? (clicca qui);
– la mia serie di scritti che parlano delle incursioni del famoso pirata Barbarossa nel Mar Tirreno, come la storia della bellissima giovane di Siena rapita in Maremma dal famoso pirata e condotta a Costantinopoli: “La bella Marsilia, dalla Maremma al Sultano” (clicca qui).

Inoltre, ti consiglio di vistare l’intera sezione Curiosità e Consigli- Nautica (clicca qui), nella quale troverai anche il mio articolo più famoso Babordo e Tribordo: cosa significano (clicca qui). Sperando che i miei scritti possano esserti utili per avvicinarti e incuriosirti al mondo della vela, buona lettura con paginecuriose.it .