Ritorniamo quest’oggi a trattare un po’ di life-coaching. Lo faccio con un invito: riappropriamoci del tempo! È l’invito che ho fatto all’apertura di paginecuriose.it, ancora evidente nella categoria “Chi sono”, nel discorso che segue la mia foto. Scrivevo così: “Vorrei che ci riprendessimo insieme una parte del nostro tempo, con un sorriso, abbandonando per qualche minuto la frenesia della giornata”.
Sono ancora convintissimo di quello che scrissi mesi fa. Il tempo è il bene più prezioso che abbiamo, ma spesso ce ne dimentichiamo e lo facciamo scorrere senza accorgersene, come se fosse aria.
…Parlo del tempo da dedicare alla nostra famiglia, alle persone care, agli amici, ad un buon libro, ad un nostro hobby… tutto è sempre fatto di corsa. Ma non va bene, perché così non ci accorgiamo nemmeno del momento in cui siamo felici.
Il primo orologio meccanico fu inventato nel XIV secolo in Germania. Da allora gli orologi si diffusero un po’ ovunque sulle torri d’Europa, vedi in foto il celebre orologio della Torre in Piazza S. Marco a Venezia.
Poi, lentamente, successe l’irreparabile: gli orologi si diffusero come oggetto personale, fino ad arrivare ai giorni d’oggi in cui giriamo con gli smartphone in mano e guardiamo l’ora cento volte al giorno per non saltare gli appuntamenti.
Riappropriamoci del tempo.
Pensa a quando si davano appuntamento due innamorati nel Medioevo: “Ci vediamo all’alba”, “Ci incontreremo quando il sole sarà ormai alto”, oppure “Ti aspetto al tramonto”.
Due innamorati del 2019: “Ci vediamo alle 5:45/5:50”, “Ci vediamo alle 12 in punto perché dopo sono in riunione”, oppure “Ti aspetto alle 16:10”. Adesso siamo tutti, me compreso, sempre sul filo del minuto, correndo tra un impegno e l’altro. Riappropriamoci del tempo non vuol dire smettere di dare appuntamenti o di mantenere orari. Lo dice uno che si infastidisce quando deve aspettare qualcun altro che ritarda senza avvisare e soprattutto senza motivo.
Riappropriamoci del tempo vuol dire fissare, nell’arco della giornata e della settimana, quei piccoli momenti o quelle ore in cui possiamo giocare con i nostri figli, guardare un bel film in famiglia, fare una passeggiata mano nella mano con la propria dolce metà, passare una giornata fuori, ecc ecc… insomma, dobbiamo fermare quei momenti in cui siamo felici, per accorgersene. Poi continueremo ad andare a destra e a manca nelle solite mattinate frenetiche e pomeriggi pieni di impegni, ma cerchiamo di fermarlo ogni tanto questo benedetto tempo, perché fugge via anche senza di noi…
Ho già trattato in parte alcuni argomenti al riguardo, nel mio articolo: “10 minuti al giorno per essere positivi” (clicca qui), nel quale mi soffermo sulla relazione tra ritagli di tempo e positività!
Il consiglio che posso dare per avere questi ritagli di tempo, per noi stessi e per i nostri cari, è uno soltanto: organizzarsi bene e stabilire dei paletti a priori.
Vediamo questi due punti:
Organizzarsi bene significa cercare di pianificare gli impegni e gli spostamenti il meglio possibile, evitando il nervosismo. Meglio alzarsi 15 minuti prima al mattino, farsi un buon caffè e fare tutto con più calma piuttosto che correre per lavarsi, vestirsi ed andare a lavoro.
Devi passare al supermercato al rientro? Fatti la lista della spesa la sera prima, evitando di andare a casa a vedere cosa serve per poi scendere di nuovo.
Devi prendere il figlio a scuola e poi accompagnarlo a fare sport? La spesa pianificala per quando hai più calma, magari il giorno che non hai impegni pomeridiani.
Devi fare benzina? Falla quando hai il distributore di strada, anche se non sei per forza in riserva, così eviterai di allungare il giro nel traffico quando invece sei agli sgoccioli.
Devi pagare una bolletta? Non aspettare per forza l’ultimo giorno se invece qualche giorno prima hai già i soldi per pagarla e il tempo per recarti alle Poste.
Questi sono solamente semplici esempi per farti capire come, con semplici accorgimenti, si può cercare di diminuire la frenesia della giornata.
Secondo punto: fissare dei paletti.
Con questo intento dire che nella pianificazione giornaliera o settimanale si deve tener conto di quelle cose a cui non vogliamo rinunciare e inserirle negli impegni inderogabili: una gara importante della figlia, una cena con il coniuge in una data particolare, la presentazione di un bel romanzo in libreria, ecc. Attorno a questi “eventi” poi si prendono gli altri impegni. Ho già trattato questo argomento nel mio articolo: “Come conciliare affetti e lavoro” (clicca qui).
Per concludere, ti invito a rallentare. Accorgersi di un tramonto, dei colori dell’autunno, di un cielo stellato sopra la testa, dello sguardo della persona amata,…sono solamente alcuni dei momenti che ci fanno capire l’importanza dei singoli istanti della vita,…come dico sempre: un passo dopo l’altro.
Questi argomenti sono affrontati, in maniera molto leggera e poetica, nel mio primo romanzo: “La brezza che sorrise alle stelle” (clicca qui), già vincitore di un riconoscimento nazionale.
Inoltre ti consiglio i miei commuoventi racconti, molto apprezzati dal pubblico del blog, che parlano del tempo: “La biblioteca magica” (clicca qui) e “Il tempo è il bene più prezioso” (clicca qui); oltre che le mie poesie: “Il tempo” (clicca qui) e quella fino ad oggi più letta: “Serata d’estate” (clicca qui).
Buona lettura!
Commenta!