E altre curiosità spiegate in parole semplici.

Che cos’è l’anno bisestile? È un anno nel nostro calendario che, come questo 2020, conta un giorno in più, ossia 366 giorni invece di 365. Come sai, il giorno in più è il 29 Febbraio.

Ogni quanto si verifica l’anno bisestile?
Parlando del calendario gregoriano, che è il calendario più usato nel mondo, tutti sappiamo che l’anno bisestile è previsto ogni 4 anni, ma è falso, o meglio inesatto.
Gli anni bisestili sono: tutti gli anni non di fine secolo divisibili per 4, più gli anni di fine secolo divisibili per 400.
Facciamo qualche esempio.  Erano bisestili il 2004, 2008, 2012, 2016 e lo è il 2020. Sarà bisestile il 2024 e poi il 2028 ecc, ossia saranno bisestili tutti gli anni non di fine secolo, divisibili per 4.
2008 : 4= 502 quindi il 2008 era bisestile.
Se vuoi sapere, senza contare ogni 4, se il 2050 sarà bisestile, basta che fai 2050 : 4 = 512,5 . Quindi il 2050 non è divisibile per 4 e non sarà bisestile. Infatti, contando 1 ogni 4 anni, saranno bisestili il 2048 e il 2052. E fin qui ci siamo: sono bisestili un anno ogni 4, ma stiamo parlando degli anni diversi dall’anno di fine secolo.
Il 2000, come esempio di anno di fine secolo, è stato bisestile.
Infatti 2000 è divisibile per 400  ( 2000 : 400 = 5 ).
Contando 1 anno ogni 4, saranno bisestili il 2092 e il 2096.
Il 2100 (anno di fine secolo) sarà bisestile? No, perché 2100 non è divisibile per 400 ! Infatti 2100 : 400 = 5, 25 . Quindi, per chi ci arriverà, dal 2096 si avrà un nuovo anno bisestile nel 2104 !
È già successo nel 1900, nel 1800 e nel 1700 : tutti anni di fine secolo che non sono stati anni bisestili, pur rientrando nel conteggio di 1 ogni 4. Per gli anni di fine secolo, lo ricordo di nuovo, vale la regola: sono bisestili se divisibili per 400 ! E questa regola, come ho già scritto, vale per il calendario gregoriano (usato in Italia e nella maggior parte degli Stati del mondo) che deve il suo nome a Papa Gregorio XIII il quale lo introdusse nel 1582, in sostituzione del calendario giuliano.
Diciamo quindi che con il calendario gregoriano, a differenza del calendario giuliano promulgato da Giulio Cesare nel 46 a.C., scompaiono 3 anni bisestili ogni 400 anni.

Perché si chiama anno bisestile?
Il nome si deve ai Romani. Gli Antichi Romani avevano un calendario (pre-giuliano) legato al ciclo lunare, in cui il conteggio dei giorni era diviso in Calende, None e Idi. Il giorno in più veniva aggiunto dopo il 24 Febbraio, che chiamavano sesto giorno prima delle Calende di Marzo. Il giorno in più oltre quella data, di conseguenza, veniva chiamato bis sextus dies, o bisextus secondo alcune fonti, ovvero “sesto giorno ripetuto”. Da questo termine si è quindi arrivati al nostro termine “Bisestile”.

Perché nel nostro calendario esiste l’anno bisestile?
Il nostro calendario gregoriano è un calendario solare, basato cioè sul tempo che la Terra impiega a percorrere la sua orbita intorno al sole; quindi ogni giorno si riferisce alla posizione della Terra rispetto al piano orbitale Terra/Sole oppure convenzionalmente alla posizione del Sole sulla sfera celeste.
L’anno conta 365 giorni. L’anno solare o anno tropico, cioè il tempo che impiega il sole per tornare nella stessa posizione vista dalla Terra (cioè sulla sfera celeste), in realtà conta invece conta 365 giorni, 5 ore, 48 minuti e 45 secondi. Quindi per evitare lo slittamento delle stagioni fu introdotto l’anno bisestile, cioè l’anno con un giorno in più. Questo per far sì appunto che la durata media dell’anno sia quasi uguale a quella effettiva dell’anno tropico.

Spero di essere riuscito a spiegare in maniera semplice alcune curiosità su concetti molto complicati che sicuramente meritano approfondimenti. Non mi addentro su credenze popolari riguardo gli anni bisestili, perché ogni anno porta con sé le sue cose, belle e brutte. Ma noi vogliamo OTTIMISMO sempre!
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Buona lettura con la curiosità che spinge le vele di paginecuriose.it .