Vorresti salire su una navicella spaziale che fa rimanere giovani? Parliamo del Paradosso dei gemelli spiegandolo con un esempio semplice.
Ci sono due giovani gemelli. Uno fa l’astronauta e sale su una navicella spaziale che viaggia ad una velocità vicina a quella della luce. L’altro gemello rimane sulla Terra.
Dopo 50 anni il gemello sulla Terra, ormai vecchio, vede tornare la navicella spaziale del fratello. Non vede l’ora di riabbracciarlo dopo tutto questo tempo!
Il gemello scende dall’astronave e, sorpresa, è molto più giovane del fratello “terrestre”: ha solo qualche capello bianco. Come si spiega?
Ho appena raccontato una mia versione del famoso Paradosso dei gemelli.
Più ci si avvicina alla velocità della luce e più il tempo rallenta. Più la velocità della navicella spaziale si avvicina a quella della luce e meno tempo trascorre per il gemello astronauta. Se la navicella raggiungesse una velocità minore di quella della luce solo di qualche infinitesimo, il gemello astronauta avrebbe trascorso solamente pochi anni, o pochi mesi, o pochi giorni e così via…
A velocità elevate lo spazio si contrae e il tempo si dilata (=rallenta).
Ovviamente ai giorni nostri non abbiamo navicelle spaziali che possano pensare anche solo di avvicinarsi alla velocità della luce =circa 300.000 Km al secondo.
Per intenderci, nello spazio per i veicoli con astronauti, siamo quasi arrivati a raggiungere i 40.000 Km orari. Lontanissimi.
Questo Paradosso serve solo a riagganciarci alla teoria della relatività di Einstein con la famosa equazione E=mc².
Rimando al sito www.astronomia.com oppure www.scoprirelafisica.it se vuoi addentrarti in spiegazioni molto più approfondite, magari partendo dalla versione più famosa del Paradosso dei Gemelli.
Nel blog invece puoi trovare altre curiosità di scienza tra gli articoli della sezione CURIOSITÀ E CONSIGLI (clicca qui). Buona lettura!