Decidi Se Vuoi Cambiare Lavoro
Escludiamo i problemi di salute che devono essere discussi con medici. Parliamo di problemi di vita quotidiana (lavoro, finanze, stress ecc…).
Valutiamo il problema ma una volta individuato, dobbiamo imparare a focalizzare l’attenzione sulla soluzione. Se ci fissiamo solamente sul problema in maniera passiva, non facciamo altro che aumentare lo stress. L’atteggiamento giusto è: ok, c’è o no il problema? Ci sono soluzioni? Quali sono le possibili soluzioni?
Facciamo un esempio pratico: il lavoro che facciamo non ci piace seriamente da molto tempo, ci causa problemi, non ci soddisfa? Primo passo: dobbiamo capire se non ci piace solamente qualche aspetto del nostro lavoro oppure se tutto l’insieme è irrimediabilmente negativo. Cioè va capito se abbiamo un problema o un falso problema. Ho visto persone cambiare lavoro per qualche discussione con un capo, o perché si dovevano alzare presto la mattina o lavorare nel weekend, per poi pentirsi perché il nuovo lavoro era peggiore del precedente. Al contrario, ho visto persone brillanti lamentarsi per tutta la vita e subire condizioni veramente pesanti, senza però muovere un dito per affrontare un altro colloquio di lavoro.
Il lavoro ideale non esiste, perché anche il lavoro dei propri sogni si inserisce in un contesto che può non essere idilliaco. Dobbiamo domandare a noi stessi: nel lavoro che svolgiamo, sono presenti solamente dei piccoli problemi come in tutti gli altri lavori, oppure no? In tutte le professioni ci saranno orari scomodi, fatica fisica o mentale, qualche collega meno simpatico di altri, i rimproveri dei capi ecc. Bisogna capire se esistono difficoltà così insormontabili (come stress non gestibile, stipendi non pagati, atteggiamenti profondamente scorretti, logorio fisico fuori dal normale, ecc ) che invece un altro posto di lavoro migliore non avrebbe.
Se ci accorgiamo che in fin dei conti esiste solamente un falso problema, dobbiamo cercare di focalizzarci sugli aspetti positivi del lavoro che abbiamo e sminuirne i pochi aspetti negativi. Così presto ci troveremo a vedere solamente le positività, migliorando l’atteggiamento complessivo nella nostra giornata. In pratica, è come cambiare lavoro pur mantenendo il proprio!
Se i problemi invece fossero molto più gravi? Preso atto del problema che sussiste, dobbiamo puntare a trovare la soluzione, ossia cambiare in meglio la nostra vita lavorativa.
Licenziarsi immediatamente mettendo sul lastrico la famiglia, non è una soluzione. Deprimersi tutti i giorni, rovinando anche la vita famigliare, senza pensare di migliorare, non è una soluzione.
Invece, dedicare del tempo libero alla ricerca del nuovo lavoro, può portare ad una soluzione. Tieniti sempre pronto per un eventuale colloquio. A tal proposito, leggi il mio articolo “Come presentarsi al top ad un colloquio di lavoro“.
Inviare curriculum ad aziende in un settore che ci interessa, può portare ad una soluzione. Ti consiglio di prendere qualche spunto da quello che ho scritto in “Consigli per scrivere un efficace curriculum vitae” e “Come scrivere una brillante lettera di presentazione“.
Fare domande ad amici e conoscenti su opportunità di lavoro, può portare ad una soluzione.
Iscriversi ad un corso di formazione che ci permetta di migliorare la nostra professionalità e spenderla meglio in un colloquio di lavoro, può portare ad una soluzione.
Progettare una propria attività con un amico commercialista, può portare ad una soluzione.
Insomma, ci vuole un atteggiamento mentale positivo!
Se dobbiamo cambiare lavoro, dobbiamo impegnarci a migliorare noi stessi, e a cercarlo effettivamente. Il lavoro non cade dal cielo, nessuno viene a cercarci a casa per offrirci un posto. Dobbiamo darci da fare, mantenendo una visione ottimistica. Non è sempre colpa degli altri, non esistono solamente raccomandati, non ci è sempre tutto dovuto.
Quindi se hai deciso di apprezzare di più la tua attuale professione oppure se hai definitivamente deciso di cambiare lavoro, la soluzione positiva puoi trovarla solo tu stesso!
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