Una mia nuova poesia, ispirata dalla vista di questi luoghi, dedicata a tutti quelli che devono salutare la nostra cara Costa d’Argento, riva della Maremma – come piace chiamarla poeticamente a me- .
…E stando lontani, portano nel cuore la propria terra, attendendone il ritorno.
A presto ai nostri amici lontani.

Arrivederci, riva della Maremma

Arrivederci, cime maremmane d’orizzonte,
fissate nella mente come le lettere
di un alfabeto imparato in infanzia;
arrivederci mare di fronte
che accogli i raggi del sole
o le ombre della notte,
come la tela di un pittore
pronta a donare emozioni;
arrivederci vele che navigano
lievi sulle onde, a salutare
i lieti pensieri degli innamorati.
Arrivederci rive e scogli
e paesaggi indelebili nella mente,
compagni di tanti pensieri
e sorrisi spontanei di primavera.
Quando mi allontano dalla vista amica,
fisso nell’animo il sentire nascosto
di una gioia legata con forza
all’odore salmastro mischiato alla roccia
e alla natura interna, impervia o amica.
Tra un giorno, tra un mese, o dopo anni,
il ritorno sarà sempre lieto,
pensato, atteso, abbracciato
da una sorridente malinconia.
Arrivederci a te, Costa d’Argento, riva della Maremma,
cara compagna del momento esatto e puntuale
in cui accade la felicità,
promontorio, isola, spiaggia, o paese che sia.

Se ti è piaciuta “Arrivederci, riva della Maremma” di Francesco Palombo, ti invito a visitare l’intera sezione MIE OPERE (clicca qui), dove troverai altre poesie e molti racconti intensi oppure ironici e tanto altro.
In particolare, ti segnalo “Serata d’estate” (clicca qui), ad oggi la mia poesia più visualizzata;
e “A tutti gli Argentarini lontani” (clicca qui), ad oggi il mio racconto più cliccato.
Buona lettura!