Facciamo un po’ di autoironia! Qual è una delle caratteristiche dell’Argentario? Il parcheggio visto da noi santostefanesi!
Che cosa c’è di così specifico nella nostra teoria sul parcheggio? Facciamoci due risate assieme.
Per noi parcheggiare non è trovare un posto per la propria auto, ma è un vero e proprio stile di vita.
Dobbiamo andare lontano? Ok, si prende l’auto. E fino a qui nessun problema.
Dobbiamo andare in Piazza a prenderci un gelato? Perché farsi una bella passeggiata sul nostro meraviglioso Lungomare, quando possiamo andare in Piazza comodamente seduti nella nostra auto? Ma è estate e non troviamo posteggi (come del resto anche in inverno). E allora che si fa, rinunciamo all’auto? Affatto! La prendiamo ugualmente, ci facciamo ventisette minuti di coda per girare in paese tra mille rotatorie e incroci e relativi ingorghi, e finalmente arriviamo in piazza. Consideriamo che in 27 minuti all’incirca si arriva a piedi dal piazzale S.Andrea al Siluripedio. Ma noi santostefanesi, no. Fedeli al nostro stile di vita che in settimana prevede abbonamenti a palestre, jogging, bici, nuoto e tante altre attività per tenerci in forma, di conseguenza per andare in Piazza dobbiamo riposarci e prendiamo per forza l’auto o il motorino. E dove parcheggiamo l’auto? Comodamente in doppia fila davanti ai bar, sulle strisce pedonali, sui parcheggi dei motorini, sulle fermate degli autobus ecc ecc, sperando che i vigili colpevoli non ci facciano multe. Sono sempre stato convinto che se i bar e le gelaterie avessero le porte più larghe, qualcuno di noi proverebbe a parcheggiarci dentro, magari solamente con le ruote anteriori. La cosa più bella è che quando andiamo in Piazza con l’auto, prima imprechiamo contro le auto avversarie che parcheggiano in doppia fila e restringono le corsie, ma subito dopo facciamo altrettanto!
Vogliamo andare alla Fortezza? Ancora peggio, in questo caso magari dovremmo farci un pezzo di salita a piedi. Giammai! Se no l’auto che ce l’abbiamo a fare?
Il secondo aspetto che voglio segnalare è il parcheggiare l’auto nel ritorno a casa, in generale, che sia da lavoro, dal mare o da un giro o servizio qualsiasi in macchina. Noi santostefanesi vogliamo, ovviamente come tutti, parcheggiare il più vicino possibile alla propria abitazione. Se non c’è posto? Semplice, ce lo creiamo. Altro che artisti del Rinascimento. Il nuovo Rinascimento è qui da noi! Perché cercare un parcheggio più lontano, quando possiamo comodamente parcheggiare davanti ai portoni, ai garage altrui, sui marciapiedi ecc? Non è cattiveria, è sopravvivenza, perché ad Agosto in paese i posti auto liberi proprio non si trovano, nemmeno lontano da casa propria e allora ci siamo adeguati! Ci siamo adeguati così bene che, per non perdere il ritmo, lo facciamo anche in pieno inverno quando in paese non ci sono turisti e villeggianti, e quindi i posti liberi ci sarebbero. Ma è tutto allenamento per l’estate!
I motorini, ad esempio, perché parcheggiarli nei posti appositi se distano 50 metri da casa? Noi preferiamo metterli appoggiati ai palazzi, tra le auto, addirittura dentro i portoni. D’altronde non avrebbe senso fare 50 metri per prendere un mezzo che serve a spostarci più facilmente in paese. Giusto?
Ma, in fondo, noi santostefanesi siamo così: improvvisiamo, ci adeguiamo, inventiamo,…da sempre ci siamo rimboccati le maniche, se no non avremmo strappato questa parte di promontorio al mare e alla macchia.
Quindi, saremmo anche un po’ artistici coi posteggi, ma lo facciamo senza cattiveria alcuna.

Se ti è piaciuto questo mio racconto ironico sul parcheggio, ti consiglio di visitare l’intera categoria RACCONTI (clicca qui), dove troverai miei scritti seri e quelli divertenti.
Se invece ti interessano miei articoli su Porto S. Stefano, ti segnalo il mio particolarissimo articolo “Palio Marinaro dell’Argentario” (clicca qui), ad oggi il più visualizzato segnando un gran successo;
oppure l’apprezzatissimo “Porto S. Stefano” (cicca qui), dove racconto poeticamente del mio amato paese.
E allora: buon Argentario a tutti, con le sue bellissime frazioni!