IL SOLDATO E LA FARFALLA (di Francesco Palombo) è una mia poesia di qualche mese fa, che ho deciso adesso di proporre nel blog.  Per me ha un sapore particolare. Scritta “a getto” in una sera, “aggiustata” il giorno dopo, è una di quelle poesie che ti escono con forza da una riflessione, come un’onda esce dal mare.
IL SOLDATO E LA FARFALLA di Francesco Palombo parla di un soldato adulto che riflette sulla brevità della vita: il tempo passato è più lungo del futuro che avrà a disposizione, ma a lui non sembra possibile perché ha ancora molti sogni. Si domanda perché il tempo non conceda a tutti più tempo. Poi una farfalla sposterà la sua attenzione sulla vita. Buona lettura.

Lasciata l’ira, l’esperto soldato
veniva a tratti più che sorpreso
dallo scorrere indaffarato
di un tempo sfuggente appeso.
Non volendo troppo pensare
al tanto passato indietro,
lasciava inerme la spada cadere
perché pareva corto quel metro.
Ma i miei sogni superano i ricordi,
pensava senza spavento alcuno,
com’è possibile che non accordi
il tempo altro tempo per ognuno?
Poi una farfalla, sulla spada posata,
spensierata le sue ali sbatteva:
dura come quel battito la vita
rispetto al giorno, il soldato diceva.
Guarda ad ora il soldato stanco,
ricordi e sogni tenendo preciso,
conta il sorriso di chi ha accanto,
insieme al suo, nel presente inciso.

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In particolare voglio segnalarti il mio romanzo “La brezza che sorrise alle stelle” (per l’articolo clicca qui), che ha ricevuto nel maggio 2019 una “Menzione d’Onore” al prestigioso Concorso Letterario Nazionale Argentario 2019. Per entrare nel mio articolo sulla Premiazione del Concorso, clicca qui.
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