Eccoci qua con il mio nuovo motto: Scrivere Divertendosi. Di seguito, parleremo brevemente di quella tecnica che negli USA chiamano “Show, don’t tell” in riferimento alla scrittura creativa.
Un punto alla volta.
Parliamo del mio motto. “Scrivere divertendosi” è l’obiettivo che mi sono prefissato, da farti raggiungere in questi articoli di creative writing coaching. Vorrei che questi miei brevi “insegnamenti” sulla scrittura creativa ti spingano a voler migliorare il tuo stile di scrittura narrativa, valorizzando il tuo io-interiore, ma il tutto condito da un ingrediente particolare: il divertimento! Quello che intendo dire è che scrivere deve diventare per te un piacere, proprio come leggere. Magari dedicherò un articolo intero a questo argomento, spiegando per bene il mio progetto che qui ti sto solamente accennando. Progetto che definisco “work in progress” perché sto lavorando ad una mia presenza fisica, come vera e propria attività.

Passiamo a trattare brevemente una delle decine e decine di tecniche riguardanti la scrittura creativa: lo “Show, don’t tell“, per chiamarlo con la voce  statunitense (Stato, gli USA, dove le scuole di scrittura creativa sono diffuse da molto tempo).
Stiamo parlando di come descrivere un personaggio. Pagine e pagine di pura descrizione con decine e decine di aggettivi annoiano i lettori. Chi legge un romanzo non vuole un personaggio fornito su un piatto d’argento, ma vuole scoprirlo da sé nel corso della narrazione. Quindi, protagonisti o personaggi che siano, vanno mostrati e non descritti con valanghe di aggettivi, spesso generici.

Facciamo un semplice esempio:
Luca entrò in casa. Era molto arrabbiato.
Un bravo scrittore magari scriverebbe così: Luca entrò in casa sbattendo la porta. Era scuro in volto e teneva i pugni serrati.
Come vedi, il bravo scrittore non usa l’aggettivo “arrabbiato” ma fa capire lo stato d’animo di Luca attraverso l’azione e descrivendo l’aspetto del personaggio.
Uno scrittore BIG, (oppure “eccellente”, come dico io), invece potrebbe aggiungere una similitudine o una metafora: Luca entrò in casa sbattendo la porta. Era scuro in volto e teneva i pugni serrati. Sembrava una nuvola grigia pronta a scaricare, all’improvviso, tutta la sua pioggia.
Con la similitudine della nuvola, lo scrittore creativo apre ancor più l’animo del personaggio all’immaginazione del lettore. Essendo uno stile molto più creativo, non è anche più divertente scrivere così? Che ne pensi?
Ti lascio un esercizio da fare:
Riscrivi la frase: Luca era felice, mantenendone il senso ma senza usare l’aggettivo felice o i suoi sinonimi come contento, allegro ecc. Mandami le frasi nei commenti sotto. Pubblicherò tra i commenti gli esempi migliori.
Ciao e ricorda il mio motto: Scrivere divertendosi.

Consigli dal blog.

Ti invito a leggere i miei due precedenti articoli di coaching sulla scrittura creativa:
L’Arrivederci del marinaio alle sue coste (clicca qui) e I punti di vista (clicca qui).
Ti ricordo inoltre la sezione MIE OPERE (clicca qui) e la seguitissima categoria LIBRI-AUTORI LOCALI (clicca qui) in cui parlo di bravissimi scrittori maremmani di nascita o adozione.
Buone letture con paginecuriose.it .