Oggi, 16 Aprile 2020, il mondo della letteratura piange Luis Sepùlveda. Lo scrittore cileno è morto in Spagna, in un ospedale di Oviedo in cui era ricoverato per Covid-19.
Questa terribile pandemia che attualmente sta facendo migliaia e migliaia di vittime ogni giorno nel Pianeta, che non guarda in faccia a nessuno: giovani, anziani, medici, infermieri, personaggi famosi come persone umili, si è portata via  anche lui, lo scrittore e poeta cileno conosciuto in tutto il mondo, prima combattente comunista in America del Sud, e amico delle popolazioni più deboli negli angoli più remoti della Terra.
Lo vogliamo ricordare con uno dei suoi tantissimi romanzi, “Storia di una gabbianella e del gatto che le insegnò a volare“, pubblicato nel 1996 (in foto edizione Salani).
È possibile che un gatto possa prendersi cura di un gabbiano? Qual è il limite della fiducia? Fin dove può spingersi l’amicizia? Sono alcune delle domande che si sviluppano durante la trama di questa “favola”, delicata ma intensa metafora della vita. Sì, anche qui parliamo di viaggi interiori: “…vola solo chi osa farlo“, dirà Zorba, il gatto protagonista.

Ricordiamo che da questo romanzo è tratto il film di animazione del 1998 “La gabbianella e il gatto” di Enzo D’Alò.
Se non hai mai letto quest’opera di Luis Sepùlveda (1949-2020), posso fare un paragone nel genere con altri capolavori di cui ho già parlato in questo blog, come il delizioso “Il Piccolo Principe” di Antoine de Saint-Exupéry, oppure con il più complesso e diverso “Il gabbiano Jonathan Livingston” di Richard Bach (clicca qui).
Se ti piace sognare con una metafora del cammino di una persona, “Storia di una gabbianella e del gatto che le insegnò a volare” di Luis Sepùlveda potrebbe essere un altro libro che fa per te.
Quest’oggi diciamo Addio a Luis Sepùlveda, questo grande autore, sperando che adesso si trovi con i grandi della letteratura del passato, a parlare di brani e poesie. In pace.

Ti ricordo la sezione LIBRI (clicca qui) in cui puoi trovare le mie segnalazioni di autori BIG (clicca qui) e AUTORI LOCALI della Maremma (clicca qui).