Non tutti sanno che la storia della Chiesa annovera un Papa di Sovana, nella Maremma grossetana. Si tratta di Gregorio VII, nato Ildebrando di Sovana, santificato nel 1606 da Papa Paolo V.
Le spoglie del Pontefice, maremmano di nascita, lasceranno Salerno per alcuni mesi, arrivando a Sovana il 22 Febbraio 2020. Sosteranno nel paese che diede i natali al santo, per poi far ritorno a Salerno il 19 Settembre 2020.
Il 22 Febbraio quindi, Sovana accoglierà le spoglie del suo Papa dopo quasi mille anni, nella cattedrale di S. Pietro, alla presenza del vescovo Giovanni Roncari e di canonici, autorità e sicuramente numerosi fedeli.

Chi era il Papa di Sovana? Qualche breve cenno…
Ildebrando di Sovana (Sovana 1010/1020, Salerno 1085) fu Papa, col nome di Gregorio VII, dal 1073 fino alla sua morte, a partire dalla quale iniziò il suo culto. Fu quindi nominato santo nel 1606, e dalla Chiesa viene celebrato il 25 Maggio.
Si ricorda per il Dictatus Papae (un Documento in cui affermava il Potere Universale della Chiesa, al di sopra di re e imperatori), per la sua lotta alla simonia (la nomina a vescovo in base ai contributi versati alle casse reali), per la difesa del celibato ecclesiastico.
I suoi dissensi con l’imperatore del Sacro Romano Impero, Enrico IV, portarono alla scomunica di quest’ultimo. Enrico IV in seguito si presenterà penitente dal Pontefice, nel famoso incontro di Canossa del 1077 e, dopo una lunga trattativa, si arrivò all’assoluzione della scomunica.
Altri numerosi dissensi portarono ad una nuova scomunica di Enrico IV nel 1080, il quale in seguito dichiarerà decaduto Papa Gregorio VII nominando un antipapa, l’arcivescovo Guiberto di Ravenna. Dall’anno successivo, Enrico IV iniziò il conflitto nella Penisola. Nel 1083 l’imperatore si accampò con le truppe fuori Roma, costringendo il Papa a rifugiarsi a Castel S.Angelo. Enrico IV entrerà con le sue truppe nella città nello stesso anno, restando per mesi. Ritornerà nel 1084, anno in cui si farà incoronare imperatore in S. Pietro da Guiberto di Ravenna che intanto si era insediato come Pontefice col nome di Clemente III.
Fu allora che Papa Gregorio VII chiese aiuto al Duca di Puglia e Calabria, Roberto d’Altavilla. Questi, per liberare il Papa dall’esercito di Enrico IV, assediò Roma con le sue truppe, costringendo alla fuga Enrico IV e Clemente III. Ma i soldati del Duca Roberto d’Altavilla saccheggiarono e devastarono tutta la città, e parliamo di uno dei saccheggi più profondi della storia di Roma. La popolarità di Papa Gregorio VII crollò, costringendolo a rifugiarsi prima all’Abbazia di Montecassino e poi a Salerno, dove morì nel 1085. Lontano da Roma e lontano dalla sua terra natale, Sovana.

Parliamo di Sovana.
Sovana -bellissimo borgo medievale dalle più antiche origini etrusche- è una frazione del Comune di Sorano, altro caratteristico paese della nostra meravigliosa Maremma.
Sovana si trova infatti tra le colline dell’Albegna e del Fiora, ad un altezza di circa 300 metri sul livello del mare, e fa parte del Parco Archeologico della Città del Tufo, oltre che essere nell’elenco de “I Borghi più belli d’Italia”. Motivo in più per visitarla!
Sovana (o Soana in antichità) fa parte della Diocesi di Pitigliano, Sovana, Orbetello. È famosa per le molte architetture religiose, come la Chiesa di S. Mamiliano, la Chiesa di S. Maria Maggiore, la già citata Cattedrale di S. Pietro; per le architetture militari, come la Rocca Aldobrandesca e le Mura; e per quelle civili, come il particolare Palazzetto dell’Archivio. Ma l’elenco è veramente più vasto!
Vorrei segnalare anche il fatto che Sovana, nonostante il suo piccolo numero di abitanti, è un vivo centro culturale in quanto nel suo territorio annovera numerosi e importanti siti archeologici, oltre al famoso Polo Museale all’interno della Chiesa di S. Mamiliano.
Ti ho già parlato di Sovana nel mio articolo: “Il Paladino Orlando, la Maremma e il viterbese” (clicca qui) in riferimento ad un masso a forma di mano sulla strada che conduce a Pitigliano, su cui esiste una famosa leggenda riguardante proprio il famoso paladino di Carlo Magno. Leggenda o no, ricordiamo che le truppe dell’imperatore Carlo Magno combatterono veramente nelle terre di Maremma.

Ma questa bella Maremma?
La Maremma è un territorio meraviglioso tutto da scoprire, con la sua grande varietà di paesaggi che vanno dalla splendida Costa d’Argento (con le sue isole Giglio e Giannutri e la sua coste con Talamone, più all’interno Fonteblanda e poi Albinia, Orbetello sulla Laguna, il mio amato Monte Argentario, Ansedonia, e il mare del Comune di Capalbio); col suo vasto entroterra più o meno vicino alla costa, ricco di storia e arte, per il quale dovrei citare un numero infinito di paesi, oltre Sovana, Sorano, Pitigliano, Manciano, Saturnia, Magliano,… Ma la Maremma è molto più vasta, comprendendo territori di Comuni costieri della Provincia di Livorno, Comuni del Senese, del Grossetano, fino a spingersi nel Lazio.
La Maremma è una meta da non farsi mancare nel proprio itinerario turistico!

Conclusioni.
Spero che questo articolo possa essere servito a far conoscere, a chi non ne era a conoscenza, il fatto che la Maremma, mille anni fa, abbia avuto un Pontefice, proclamato Santo nel 1606, Ildebrando di Sovana. E spero che anche chi non crede, possa apprezzare la nostra Maremma come una bellissima terra di storia, arte e religione.
Maremma: mare calmo o in tempesta, e indimenticabile terra aspra e rude. Ma anche terra di Santi e di fede, da secoli. Non dimentichiamolo.

Per leggere altri miei articoli su cultura e Maremma, ti invito a seguire la sezione “Curiosità e Consigli” (clicca qui).