La TV che fu: Racconto ai ragazzi di oggi cos’era la TV di una volta.
Adesso tra quanti canali TV puoi scegliere? Forse un migliaio? Digitale, parabola, decoder, on demand… E quanti telecomandi! A volte ne perdi uno, vero? E quanti programmi: film, fiction, partite di calcio, serie TV, cartoni animati, news! Forse, quando accendi il televisore senza qualcosa di preciso da guardare, passi un’ora solo a girare tra i canali. E quanti modelli di televisore? Schermi piatti, enormi, mega risoluzioni, infinite opzioni,…
Voglio dirti che la TV non è sempre stata così.
Nei primi anni ’80, quando ero piccolo, pensa che nelle case ancora esistevano i televisori in bianco e nero, oltre a quelli a colori. Ovviamente parlo dei televisori col tubo catodico, pesantissimi, no dei nostri moderni, ovviamente. Sai, non esistevano i telecomandi! Come si faceva a cambiar canale? Si facevano alzare i piccoli e andavano a premere i pulsanti direttamente sul televisore. In pratica, sono stato telecomando per anni, e come mi divertivo! Ovviamente i canali venivano prima sintonizzati “a mano”. Il mio televisore della cucina aveva 8/10 tasti, non ricordo…comunque bastavano. C’era la TV nazionale con tre canali  Rai, più Rete 4, Canale 5 e Italia 1 e pochi altri canali privati. Il mio canale preferito ovviamente era Italia 1 perché trasmetteva spesso i cartoni animati e la sera era una lotta perché andavano in contemporanea con i TG. I grandi ascoltavano le notizie al Telegiornale, non c’era internet. Posso affermare che adesso la sera, almeno per alcuni minuti, è più facile fare il genitore perché non devi per forza guardare il TG per essere informato, e quindi ogni tanto qualcosa ai piccoli sui cartoni puoi concedere. E’ una battuta, ovviamente.
La TV di una volta. Ricordo che adoravo il “90 minuto” sulla Rai e le partite di Coppa del mercoledì, o la Nazionale, con le mitiche telecronache di Bruno Pizzul. Parlo del calcio in TV di una volta, come ho già scritto nel mio seguitissimo articolo “Il calcio che fu” (per leggerlo clicca qui).
Quando tornavo da scuola, l’appuntamento fisso era con i quiz de “Il pranzo è servito” di Corrado, amico del rientro a casa, seguito dai quiz di Mike Bongiorno. Poi c’erano i compiti, o il catechismo o lo sport. Verso le 16 iniziava “Bim bum bam” e se ero a casa, si sospendevano compiti o giochi per più di un’ora. Dopo si continuava, niente TV fino a qualche cartone la sera, come dicevo. Quali erano i cartoni che preferivo, tra reti pubbliche e private? Ne ricordo tantissimi, ne cito alcuni: Braccio di Ferro, Tom e Jerry, Daltanious, Charlie Brown e Snoopy, Hello Spank, Anna dai capelli rossi, Lady Oscar ecc ecc, fino ad arrivare a Holly e Benji, che forse segnò un punto di passaggio. Se invece avevo la febbre e stavo più tempo davanti alla TV, magari la mattina, adoravo molti telefilm, più d’azione come A-Team, Magnum p.i. , Hazzard, oppure i più classici Happy Days col mio idolo Fonzie, i Robinson, Sanford and Son, Arnold, e tanti altri. C’era azione o si rideva, ma infondo una morale spuntava sempre.
Non dimentichiamo i tanti programmi culturali, penso a Luciano Rispoli e Piero Angela. Era una TV che insegnava.
E voglio citare anche i racconti che ascoltavo dai grandi su quando la sera si chiudevano le trasmissioni con “Carosello”, il nascere della pubblicità.

E i film? Molti film di oggi per me sono spettacolari, per trame, bravura degli attori o effetti speciali. Adoro “Le parole che non ti ho detto”, “L’ultimo cavaliere”, il romantico “Notting Hill”, “Gli Intoccabili”, “Vi presento Joe Black”, “Il mandolino del Capitano Corelli”, il premio Oscar “La vita è bella” di Benigni, i vecchi “Rocky”, la serie di “Ritorno al Futuro” o di “Indiana Jones”,… Non so quante volte li ho visti. Ma qualche film ancora più vecchio, o in bianco e nero, mi manca in questa TV di oggi: cito solo Casablanca, Via col vento, La lunga estate calda, la Stangata, il tenero e particolare “Colazione daTiffany”, ecc ecc.

Potrei fare centinaia di citazioni ed esempi , parlare di altri film, programmi e conduttori, del Festival di Sanremo di Pippo Baudo, di “Superclassifica Show” col supertelegattone, dei film di Alberto Sordi, dei mitici Bud Spencer e Terence Hill, del tenero Pinocchio di Nino Manfredi, di Paolo Villaggio, ma mi fermo, perché voglio lasciarti spazio per ricordi tuoi o dei tuoi genitori.

Sai qual è la cosa che più mi manca della TV passata? Pensandoci bene, forse non tanto certi film, che in fin dei conti su qualche canale e fuori orario magari puoi sempre trovarli. Quello che più mi manca era quando i film serali iniziavano alle 20:30: se una sera decidevi di guardare un bel film con tutta la famiglia, potevi farlo perché finivano presto e la mattina eri riposato per la scuola.

“La TV che fu” era la TV che univa la famiglia, era regalarsi delle piccole abitudini all’interno della giornata o dei bei momenti la sera tutti assieme davanti ad un film o ad una rara partita di calcio. Non era pettegolezzi, litigate, protagonismo. Era un’amica che entrava nelle famiglie, senza invadere. E i genitori ti davano regole, così che avevi il tempo di studiare, di giocare, di uscire. E imparavi a fare accordi, perché non avevi molti televisori in casa, uno o al massimo due: i programmi si sceglievano assieme. Avere mille canali a disposizione è fantastico, ma avere il tempo di guardare una trasmissione per tutta la famiglia, grandi e piccoli assieme, vale più di tre telecomandi. E mai trascurare i libri per guardare la TV, si possono fare entrambe le cose.  Vedi la sezione LIBRI del blog (clicca qui) oppure la categoria CULTURA (clicca qui).

Quindi, buona TV moderna ai ragazzi di oggi ma, come tutte le cose, fatene buon uso.

Ti invito a visitare la sezione MIE OPERE (clicca qui), dove troverai molti altri miei racconti e poesie.
Buona lettura!