Quest’oggi voglio segnalare un romanzo del 1998, “Tu, mio” di Erri De Luca (in foto di copertina un’edizione Feltrinelli del 2020). Sì, torno a parlare proprio del famosissimo scrittore nato a Napoli nel 1950 con all’attivo decine di libri, tra cui “Tre cavalli” (clicca qui) già affrontato su questo blog.

Le vicende di “Tu, mio” si svolgono su un’isola del Tirreno, in un’estate degli anni ’50. Nei personaggi principali ancora è vivo il ricordo della guerra.
Il protagonista è un adolescente che trascorre i mesi estivi in barca ad aiutare lo zio e un altro uomo, Nicola, nella pesca. L’arrivo di una ragazza, Caia, nel gruppo di amici del fratello maggiore del giovane, porterà scompiglio nel suo stato d’animo insieme a tante domande.

Sempre diretta ed efficace la penna di Erri De Luca, profonda ma senza fronzoli. Mi colpisce la figura di Nicola, bravo pescatore, ex fante in Jugoslavia, all’inizio l’unico a raccontare della guerra al giovanissimo protagonista, con frasi molto toccanti come queste:
“Da morti siamo tutti uguali, anche i nemici muoiono gridando aiuto. […] Ho visto i nemici morti e non ho sentito niente. Non ci sono i nemici, è tutto uno sbaglio e te n’accorgi quando sono morti.”

Il ragazzo, cosa vuole conoscere? Quali saranno le sue reazioni agli eventi? Cosa proverà per Caia, più grande di lui? E lei, invece, quale mistero cerca di nascondere?
Senza svelare troppo sulla trama, diciamo solamente che per il giovane quell’estate segnerà il brusco passaggio tra l’adolescenza e il mondo dei grandi, con un finale che il lettore proprio non si aspetta.
Tu, mio” di Erri De Luca è un titolo da non perdere.
Cosa ne pensi? Aspetto il tuo commento.

Consigli dal blog

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Buone letture con paginecuriose.it.