È un tranquillo pomeriggio in libreria quando un signore, passato ad acquistare dei romanzi, mi chiede se ho qualcosa di Raffello Brignetti. Mi domanda, vista la vicinanza all’Isola del Giglio, se conosco questo autore spiegandomi che nacque proprio sull’isola e riuscì a vincere il Premio Strega con uno dei suoi tanti romanzi riguardanti il mare.
Per la serie “non si finisce mai di imparare”, inizio a documentarmi. D’altronde, dico subito, il mio blog non a caso si chiama paginecuriose.it.
Scopro che Raffaello Brignetti (1921-1978) nacque proprio all’Isola del Giglio il 21 settembre 1921. Trascorse l’infanzia e la gioventù con la famiglia all’Isola d’Elba, dove il padre era guardiano del faro di Forte Focardo. Gli antenati del padre erano originari di Camogli e fuggirono all’Isola d’Elba nel periodo dell’invasione di Napoleone.
Da bambino Raffaello Brignetti veniva portato in barca a Porto Azzurro per poter frequentare le Elementari. Si diplomò invece al liceo classico di Portoferraio.
Dopo si trasferì a Roma per gli studi universitari (Lettere Moderne).
Arrivò la seconda guerra mondiale. Raffaello Brignetti combatté in Grecia, dove dopo l’armistizio italiano fu catturato dai tedeschi e deportato nei campi di lavoro. Resterà prigioniero per quasi due anni.
Nel 1947 si laureò in Letteratura italiana contemporanea con una tesi sugli scrittori di mare: il relatore era Ungaretti.
Tra i suoi suoi primi racconti e romanzi ricordiamo le opere “Morte per acqua“, “La deriva” e “La riva di Charleston“.
Per anni collaborò anche con importanti quotidiani nazionali fin quando nel 1961, dopo un grave incidente in auto, rimase paralizzato. Ma Raffaello Brignetti, con il suo grande amore per il mare, nonostante la sedia a rotelle fu tenace e continuò a scrivere opere importanti, ottenendo anche importanti riconoscimenti. Segnaliamo in proposito il Premio Viareggio del 1967 -sezione narrativa- con il romanzo “Il gabbiano azzurro” e il Premio Strega nel 1971 con “La spiaggia d’oro“.
Ne “La spiaggia d’oro” (in foto di copertina dell’articolo, edizione Rizzoli), che riuscì a battere “Paura e tristezza” di Cassola, il mare diventa evasione ma soprattutto premio per l’uomo moderno che si allontana dalla tecnologia per riscoprire la propria dimensione.
Dopo l’incidente visse a lungo nel suo appartamento ai piedi della Torre di Marciana Marina (Isola d’Elba), continuando, come ho detto sopra, a scrivere opere (soprattutto romanzi sul mare), alcune delle quali pubblicate postume.
A lui è dedicato il Premio Letterario Isola d’Elba – Raffaello Brignetti.
Morì a Roma nel 1978.

Il mare con i suoi misteri, le paure, la sua bellezza: tanti sono i temi affrontati da Raffello Brignetti nei suoi libri. Per alcuni tratti possiamo accostarlo a Melville, Conrad e Hemingway.
Oggi non dobbiamo dimenticare le sue opere, difficili da reperire (si trovano soprattutto volumi usati o da collezione), quelle di uno scrittore nato all’Isola del Giglio, cresciuto e vissuto per molti anni all’Isola d’Elba: uno che il mare lo aveva dentro di sé e lo sapeva osservare e raccontare, mentre oggi in molti diamo tutto per scontato, anche le nostre bellissime rive.
Intanto il tempo passa, ma il mare resta lì davanti agli occhi di chi lo sa ammirare, per lavoro o per riposo: prima di noi, sguardi antichi … E domani, altri occhi e altri cuori.

Alcune delle tante opere

Conoscevi la storia dello scrittore nato all’Isola del Giglio? Hai mai letto qualche sua opera?
Se hai qualche altra importante notizia, precisazione o curiosità su Raffaello Brignetti, scrivila nei commenti. Ti ringrazio!

Fonti per l’articolo:
wikipedia.it,
artribune.com,
treccani.it,
premioletterarioviareggiorepaci.it,
premiostrega.it.


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