Copertina molto accattivante per il romanzo “Prudenti come serpenti” dell’autrice nigeriana Lola Shoneyin edito dalla casa editrice romana 66th and 2nd (in foto).
Di certo quei bellissimi colori dell’Africa presenti nel disegno balzano subito agli occhi degli appassionati delle librerie che adorano girare tra gli scaffali. Però è leggendo il romanzo che ci si immerge in quelle atmosfere così diverse dalle nostre: vite difficili dentro ambienti spesso ostili non solo dal punto di vista dei paesaggi aspri ma anche delle consuetudini sociali e familiari piene di regole e pregiudizi. Regole che però si scontrano spesso con la realtà di alcuni sentimenti più miti, premurosi, spensierati.
Bravissima l’autrice a costruire questa storia facendo scorrere la narrazione con un susseguirsi di voci diverse.

Eh già, sono proprio i vari personaggi a raccontare le vicende attraverso i propri punti di vista, giusti o sbagliati che siano agli occhi del lettore.
La scrittura è intensa, frizzante, contemporanea nella durezza e nella sfrontatezza, molto scorrevole. Si alternano -con un buon ritmo- pensieri, dialoghi e descrizioni nella cruda realtà.
Il romanzo è nel complesso molto particolare.

“L’arancione si tramuta in marrone; i viola e i verdi sfumano nel blu scuro. Camminare in mezzo alle bancarelle tra i corpi sudati era estenuante, ma io non mi sono scoraggiata. Andavo dritta ai banchi del vasellame. I miei piccoli piaceri erano diventati estremamente importanti […]”

Tutto ruota attorno alla vita di Baba Segi, un poligamo che porta a casa la sua giovane quarta moglie, la bella Bolanle. La ragazza, laureata, non è ben accetta dalle altre donne della casa. Giovane età, bellezza e soprattutto istruzione la renderanno odiosa agli occhi altrui, mentre Bolanle cercherà solo di essere una buona moglie, gentile con i figli e le figlie del marito.
Il tempo passa ma, a differenza delle prime tre mogli, Bolanle non riuscirà a rimanere incinta. Perché? Come si comporterà l’orgoglioso Baba Segi? Come  reagiranno mogli, figli e parenti? E la giovane?

La narrazione conduce verso fatti gravi ed elementi di tensione molto alti, andando spesso indietro nel tempo tramite i ricordi dei vari protagonisti e lasciando il lettore “incollato” alle pagine. A volte si avrà l’impressione non di giustificare ma di comprendere le origini di certe cattive azioni del presente.
Non voglio svelarti di più, …buona lettura di “Prudenti come serpenti” di Lola Shoneyin.

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