Per chi vive al mare, questo articolo in cui do alcuni consigli su come piantare un ombrellone in spiaggia sembrerà sicuramente troppo banale. Ti assicuro invece che, per chi non è abituato ad andare in spiaggia l’estate ma ha deciso di trascorrere qualche ora al mare sotto l’ombrellone, i miei consigli saranno utilissimi.

Mi è capitato spesso di vedere turisti che sulla spiaggia fanno molta fatica a far stare in piedi il loro ombrellone. Non c’è affatto da vergognarsi, non si può sapere tutto in ogni contesto. Se un bagnino va a lavorare in montagna, sicuramente ha difficoltà.

Veniamo ai consigli.

Innanzitutto dobbiamo distinguere il tipo di spiaggia: sabbiosa o rocciosa.
Dove ci sono scogli, è molto difficile piantare bene l’ombrellone se non si riesce a scavare leggermente in un punto più libero e a circondare la parte bassa del palo con dei sassi ben incastrati tra loro, borsoni e quant’altro.

Sulle spiagge sabbiose si possono dare molti più consigli.
Ricordiamo innanzitutto che l’ombrellone da spiaggia non è uno stuzzicadenti: evitiamo l’errore comune di provare a infilarlo nella sabbia come si infila uno stuzzicadenti nei cubetti di formaggio.
Vediamo allora come procedere. Per prima cosa, controlliamo se il nostro ombrellone ha la punta. Te lo dico perché è molto facile da perdere! Dopo iniziamo a scavare la buca: non serve una pala, basta puntare la parte con la punta nella sabbia, afferrarla nella parte più in alto e compiere movimenti circolari, spingendo verso il basso. Magicamente l’ombrellone inizierà a infilarsi nella sabbia scendendo in profondità.

piantare ombrellone sulla sabbia
Quando cominciamo a sentire più resistenza vuol dire che il palo sta trovando sabbia più dura in profondità. Controlliamo rapidamente di quanto all’incirca l’ombrellone è entrato nella sabbia e, se può andar bene, cominciamo a chiudere la buca con altra sabbia, magari facendo anche una montagnetta per dargli più stabilità.
Si può inoltre bagnare la sabbia attorno all’ombrellone proprio per farla indurire e aumentare la presa.
In alternativa, in vendita si trovano dei picconi a trivella proprio per ombrelloni.

In tutte le spiagge il pericolo numero uno per gli ombrelloni (e soprattutto per i bagnanti) è che con una piccola raffica di vento possano volare via. Per limitare questo rischio si può legare l’ombrellone ad un oggetto pesante. In spiaggia mi è capitato di vedere ombrelloni legati con una cordicella ad un sasso grande oppure alla borsa termica rigida pesante, solo per fare qualche esempio. Evita però di legare l’ombrellone a carrozzine o passeggini con bambini, perché si rischia il pericolosissimo ribaltamento col bambino dentro. Ho visto purtroppo anche questo in spiaggia.
Un altro consiglio utile può essere, in caso di vento, di chiudere l’ombrellone quando ci si allontana ad esempio per fare il bagno. Se sei in acqua e l’ombrellone aperto vola via, non farai mai in tempo a corrergli dietro!
Resta il fatto che il consiglio maggiore in caso di vento sostenuto è quello di NON APRIRE l’ombrellone! Se c’è pericolo di scottature per te o per i bambini, cerca una spiaggia riparata dove potrai aprirlo, oppure uno stabilimento balneare in cui gli ombrelloni sono fissati sui blocchetti di cemento e quindi più stabili. Comunque ricordati sempre i consigli di usare creme protettive adatte e di evitare l’esposizione al sole durante le ore più calde della giornata.

Spero che i mei consigli possano esserti utili. Aspetto di conoscere il tuo parere nei commenti sotto. Foto di copertina dal mondo.
E per finire, buone vacanze!

Consigli dal blog

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**** Se vuoi rilassarti con le poesie, ti ricordo il mio libro “La soffitta d’estate

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