Ecco un mio nuovo racconto: Un lungo viaggio, un dialogo scritto di getto in un’ora silenziosa. Un saluto a te, cara lettrice o caro lettore, dovunque tu sia in questo momento in Maremma, nel resto d’Italia o nel mondo. Spero che questo mio racconto sia una piacevole compagnia.

“Un Lungo Viaggio”

Quanto tempo hai impiegato ad attraversare il deserto?

Ho impiegato molte lune, non ricordo quante. Viaggiavo di notte, seguendo la mappa. Di giorno cercavo un riparo dal sole. Sentivo molta sete. E ho avuto paura.

Quanto tempo hai impiegato ad attraversare il mare?

Ho impiegato molti dì e molte notti. Senza quasi mai riuscire a dormire. Sentivo molta fame. E ho avuto paura.

Quanto tempo hai impiegato per attraversare le montagne?

Ho impiegato un intero inverno. Camminavo di giorno e mi riposavo la notte, cercando un riparo. Provavo molto freddo lassù tra i monti. E ho avuto paura.

Quanto tempo hai impiegato per attraversare valli, boschi e città, prima di arrivare qui, in questa regione?

Ho impiegato anni. Non trovavo la strada giusta. Perdevo il cammino. A volte dovevo tornare indietro. E ho avuto paura.

Adesso che tu sei arrivata qui dove volevi, Speranza, qual è la cosa che più ti manca del tuo lungo viaggio?

Mi manca la mia compagna di viaggio, Paura, che è stata sempre accanto a me durante tutto il lungo cammino. Capisco solamente ora quanto sia stato importante per me Speranza, aver avuto Paura. Adesso mi sento tranquilla, ma forse è stata proprio Paura a mettermi in guardia tante volte, …e forse è grazie a lei che alcune scelte che ho preso non sono state stupide.
Un giorno in cui mi sentivo troppo stanca, chiesi a Paura perché non mi superasse nel cammino, lei che era sempre così in forma. Paura mi rispose che io, Speranza, dovevo sempre camminare avanti, sempre davanti a Paura! Così adesso, che ho raggiunto quello che dovevo raggiungere, Paura se ne è andata, ma è come se l’avessi qua accanto a me, col suo aspetto austero, a dirmi: “Hai visto che alla fine hai vinto tu?”.
Non so se un giorno Paura tornerà, perché nel cammino non si può mai vedere oltre l’orizzonte. Ma anche se un giorno dovessi trovarmela di nuovo accanto col suo sguardo serio, le sorriderò dicendole che io, Speranza, non devo mai restare indietro. E ricomincerò il viaggio.

(Francesco Palombo)

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Buona lettura e un mio saluto da Porto S. Stefano (in foto) con paginecuriose.it .