Arriva una nuova poesia in uno scuro pomeriggio invernale, in cui le nuvole si spostano veloci, quasi a voler liberare presto il cielo per far posto alle stelle della notte. E così, come il giorno e la notte, o le stagioni, ruotano da sempre, così la velata tristezza causata da un panorama silenzioso potrà trasformarsi presto in un nuovo sogno, ma solamente per chi ha l’animo pronto per sognare. Buona lettura!

VELATA TRISTEZZA DI UN SILENZIO AMICO, di Francesco Palombo

Velata tristezza di un silenzio amico
giunto all’ora del sottile abbraccio
tra il dì lieve e la sera profonda
in una riva scrittrice del tempo.
Non è compagna di passi stanchi
la disarmata malinconia del momento,
ma il procedere lento e continuo
del cerchio del giorno o dell’anno.
Lo sguardo avanti, verso l’orizzonte
del domani atteso o ineguale,
in cui sorridere appare lieto
e lieto si mostra anche il passato.
E passano le nuvole scure
sopra le teste alzate o scese,
mostrando poi il firmamento stellato
solo all’animo dagli occhi pronti.
Non c’è luna per chi non guarda,
non c’è mare per chi non si ferma,
non c’è un’onda per chi non vuol tornare,
non c’è sogno per chi non si abbandona.
Un pittore è sempre pieno di colori.

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In particolare oggi voglio segnalarti:
il mio racconto “La biblioteca magica” (clicca qui);
la mia poesia “L’insicura amante della notte” (clicca qui).
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A presto con altri scritti con le vele di paginecuriose.it .