Continuo col mio sogno di un mondo senza guerre. Tutti mi dicono che è un sogno irrealizzabile per l’uomo. Ma come dico spesso io, sognare non costa nulla. Sono i sogni che ci spingono sempre a guardare avanti nella vita.
Questa mia poesia parla del pensiero di un vecchio soldato che ha ucciso tanti soldati nemici. Cosa passerà nella sua testa ripensando al passato?

Il prigioniero del tempo rubato (di Francesco Palombo)

Ho ucciso molti nemici,
avevano tutti una divisa diversa,
una bandiera diversa, una lingua diversa.
Le lacrime, quelle no,
quelle mi sembravano uguali.
Ho sottratto il tempo ad ogni soldato nemico,
ho fermato vite in un pochi istanti,
senza mai guadagnare un attimo
in più nella mia coraggiosa vita.
E allora perché?
Ora che il mio tempo è quasi finito,
guardo il cielo per vedere lontano,
ma la luce delle stelle che adesso vedo
arriva pur sempre dal passato.
Mi sento prigioniero del tempo che ho rubato.
Le scuse che ho nel cuore
sono solamente macigni che cadono
nel mare tempestoso dell’animo mio.
Basta guerre.

Un giorno scriverò un libro col titolo di questa poesia.
Se ti è piaciuta “Il prigioniero del tempo rubato”, ti invito a farla girare il più possibile. Continuiamo a sognare un mondo migliore.
Ti invito inoltre a leggere l’altra mia poesia contro le guerre e contro ogni tipo di violenza nel mondo, “BASTA GUERRE” (clicca qui).
Per il futuro che un giorno lasceremo agli altri.