STANCO L’OPERAIO di Francesco Palombo, è una mia poesia appena scritta dove invito e mi autoinvito a non mollare, anche in una di quelle giornate NO.

Stanco l’operaio, e affranto,
la sua giovinezza persa tra le mura:
quanto è duro il passo
tra il duro lavoro e il pane.
Sente il peso degli anni piegato
tra ordini e rimproveri e fatiche e riposi interrotti,
maniche rimboccate
tra il sonno acceso
e la vita che strana prosegue
come nulla fosse.
Dov’è il suo tempo?
Sogni spenti e poi riaperti,
per poter dire: io ho provato,
niente rimpianti sotto al cielo,
solo tempo che scorre lento.
E scorre senza sosta:
suona la sveglia, corri ancora,
soldato pensieroso senza spada.
Combatti ancora senza fine:
per sognare avrai la notte,
dove la vita è uguale per tutti.

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