Nel bosco che si vede lontano
non entran parole vestite di uomo,
ma solo rumori dei giorni passati
in cui si giocava a far festa d’incanto.
Solo colui che non ha più passato
ride di tronchi incisi d’antico
perché forse il ricordo si è perso
tra le foglie lontane smarrite dal vento.
Quale futuro arriva contento
in un presente rumoroso e distratto
se dimentichi l’eco lontano
del tempo ormai andato perduto?
Niente è smarrito portando con sé
i profumi, i sapori e i colori
degli alberi non tanto nascosti
in mezzo ai prati di primavera.
Continua il rumore dei passati giorni,
leggera melodia che accompagna serena
la vita di adesso arrivata lontano
tra boschi, piante, e nuvole del cielo.
Socchiusi gli occhi, torna sereno
col bacio del sole il giorno arrivato,
senza correre per una volta,
perché è bello andare più piano.