Andrea Danesi, uno dei 18 autori della ormai famosa raccolta di racconti “Dipendenze” pubblicata dalla intraprendente casa editrice Bibi Book, è da poco tornato nelle librerie con il romanzo “Tommaso non fermarti” (in foto di copertina, sempre con Bibi Book).
Il breve titolo da solo è un efficace riassunto della trama, in quanto nel romanzo sono narrate le vicende di un certo Tommaso, prima piccolo poi grande, ma sempre a correre e a faticare sbattendo sugli angoli duri di una vita che non è stata benevola nei suoi confronti.
Perché il piccolo Tommaso sta scappando in bicicletta? Crescendo, cosa gli capiterà nella vita? Come lo vedranno gli altri? Riuscirà a raggiungere l’amore e a tenerselo stretto? Riuscirà a trovare un equilibrio nella vita?

“Parlarono ancora, illuminati dalla luce di sfondo del bar, accompagnati da quel vociare continuo che proveniva da dentro, e dallo sguardo vigile e presente del padre di lei. La sala d’ingresso, di spalle ai giovani, pareva un luogo di tutt’altra epoca rispetto ai due che avevano progetti e ambizioni, lontani dalle abitudini del paese.”

Tommaso non può fermarsi: il fiume della sua vita continua a scorrere per tutto il romanzo e lui non può far altro che continuare ad andare avanti, cadendo, sbagliando, ma sempre con quella sensazione strana e indecifrabile che poi -più o meno- appartiene a tutti noi. Quella sensazione che mi ricorda la stretta alla gola del protagonista del celebre film di Virzì degli anni ’90, “Ovosodo“, ma mischiata al “malessere” del giovane Holden.

Cambi di punti di vista narrativi che non frenano una scrittura scorrevole, suspense ritagliata nella quotidianità, sentimenti importanti a volte teneri, altre volte più crudi e istintivi: sono questi i punti di forza di “Tommaso non fermarti”, ambientato in un Maremma perfetta nei suoi paesaggi contrastanti come l’animo umano.
Oltre al protagonista, anche gli altri personaggi -Marcello, Ugo, Beatrice ecc- sono ben caratterizzati e ottimamente inseriti nella trama.
Ma il capolavoro di questo romanzo dello scrittore e giornalista maremmano Andrea Danesi è quell’immagine che ti lascia nella mente una volta terminata la lettura, di un Tommaso-bambino che sta pedalando. E tu ti domandi se il Tommaso di oggi si è veramente fermato, mantenendo un po’ di tranquillità, oppure dovrà ancora “pedalare”. Chissà.
Perché, in fondo, non si finisce mai di crescere, nemmeno da grandi. Nemmeno se l’infanzia è volata via troppo in fretta.

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